Curare una Carie

Che cos'è?: La carie si presenta come un vero e proprio solco nel dente, molte volte raggiungendo una dimensione tale che risulta visibile anche ad occhio nudo. È una patologia infettiva dei tessuti duri del dente (smalto e dentina) che colpisce la maggior parte della popolazione almeno una volta nella vita. È un'infezione dovuta all'azione di batteri normalmente presenti all'interno del cavo orale ma che, con l'alterarsi di determinate condizioni, si trasformano in elementi dannosi per i nostri denti. Fattori che favoriscono queste alterazioni sono sicuramente predisposizioni genetiche, ma anche malocclusioni (denti storti) e sovraffollamento dentale (iperodonzia), e non ultime cattive abitudini alimentari ed igieniche che favoriscono il proliferare della placca batterica, nociva per l'integrità dentale.

Come si cura?: quella della carie è una patologia molto diffusa ma al contempo molto facile da curare se diagnosticata in tempo. I rimedi più semplici ed immediati sono ache quelli più efficaci. Contro la carie infatti la miglior cura è la prevenzione. Prevenzione che va fatta in primo luogo con una buona e costante igiene dentale, anche se spesso purtroppo viene sottovalutata. Igiene che necessita di essere eseguita sia a livello domiciliare (con dentifricio, spazzolino, colluttorio e filo interdentale) sia a livello professionale (dal proprio dentista tramite pulizia periodica, ogni 6-12 mesi circa). Nel caso in cui la carie si presenti ad uno stadio avanzato, è necessario invece ricorrere ad un intervento dentistico.

Tecniche e metodi di trattamento: nel momento in cui si presenta la carie, il solo modo per eliminarla è quello di eseguire un intervento volto alla rimozione totale del tessuto intaccato dalla carie per permettere di mantenere solo le parti sane. Questo tipo di intervento che prende il nome di restauro si svolge in due differenti modi in base alla gravità del caso e alla quantità di tessuto contaminato che viene rimosso. Parliamo di restauro diretto o otturazione, in tutti quei casi in cui la sostanza cariata del dente ha compromesso una piccola parte del dente stesso. In questa circostanza è sufficiente procedere con il riempimento dei piccoli solchi che la carie ha eroso, con l'applicazione di una particolare resina chiamata resina composita (che ha la stessa consistenza e cromia del dente), per concludere in maniera soddisfacente l'operazione. Nei casi più gravi parliamo invece di restauro indiretto, che avviene nel momento in cui le porzioni rimosse di dente danneggiato dalla carie sono così consistenti da non poter permettere al dente rimasto di svolgere la sua naturale funzione, e necessitano perciò di essere ricostruite all'esterno della bocca. Le parti sane rimaste sono infatti minime o hanno subito danni per i quali le normali fuzioni come la masticazione rischiano di compromettere la totale integrità del dente. In questo caso perciò si ricorre alla costruzione artificiale in laboratorio di porzioni di denti che prendono il nome di intarsio: elemento in ceramica o porcellana che ricrea il pezzo mancante del dente, e che andrà a riempirne la parte danneggiata ridonando al dente la forza e la bellezza perse. Nei casi più gravi però il dente necessita di essere ricostruito totalmente. Nel corso di più sedute perciò il dentista procede a rimuovere completamente il tessuto cariato e a costruire in laboratorio (previa impronta dentale) le parti di dente mancante, che talvolta corrispondono alla totalità del dente prendendo il nome di corone.

Dolore e controindicazioni: la carie di per sé non è dolorosa. Ciò nonostante può essere la causa della nascita di alterazioni come ipersensibilità al caldo e freddo e problemi di alitosi, e se non trattata tende ad andare ad intaccare i tessuti circostanti provocando fastidi e dolori. Se non curata in tempo infatti la carie rischia di degenerare e sfociare in ascessi (viene intaccata nel profondo la polpa dentaria) fino ad arrivare alla necessità di un intervento di devitalizzazione.

Laser utilizzato per il trattamento: per questa particolare patologia il tipo di laser prediletto dai dentisti è il laser a erbio. Questo tipo di trattamento è in grado di rilevare la carie già ai primi stadi, prima che diventi invasiva. Quello ad erbio è un tipo di laser chiamato selettivo, che ha cioè la possibilità di agire su un determinato bersaglio senza danni ai tessuti circostanti. I vantaggi sono evidenti: minore invasività, possibilità di rimuovere solo il tessuto interessato e senza danni ai tessuti circostanti, assenza di vibrazioni al dente. La laser terapia permette infatti di abbandonare progressivamente l'utilizzo del trapano che spesso rischia di avere un impatto emotivo non piacevole associato soprattutto al rumore forte e fastidioso. Spesso e volentieri però la laser terapia è consigliata come supporto alla cura tradizionale, e non come sostitutivo della stessa. Infatti, se da un lato questa terapia innovativa è totalmente indolore, dall'altra il laser a erbio prevede tempi di cura maggiori rispetto le tecniche tradizionali.

Un altro metodo di recente utilizzo per la cura della carie è quello dell'ozonoterapia. Si tratta di un apparecchio che con un gas permette di poter sterilizzare la carie e quindi di poter otturare il dente senza dover utilizzare il trapano. Sia il trattamento con l'ozono che con quello con il laser trovano soluzione efficace nelle carie molto piccole e superficiali ricostruibili poi con materiali estetici che non hanno bisogno di manutenzione.

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