Che cos'è?: l'ascesso dentale è un accumulo di batteri (pus) che ha origine da un processo infettivo a carico del tessuto su cui poggia il dente. Nasce nella zona periapicale del dente (la radice) e tende ad emergere superficialmente nei tessuti in forma di tumefazione ben delimitata. Nella maggior parte dei casi è derivato da una complicanza della carie (come granuloma e cisti) e perciò presenta analogamente gli stessi sintomi di questa patologia, come mal di denti, alitosi e ipersensibilità dentinale. In base alla zona di insorgenza dell'ascesso, possiamo riconoscerne tre tipi:
L'ascesso è facilmente diagnosticabile in quanto l'anamnesi del paziente è sufficiente per capire la natura della patologia: l'ascesso infatti oltre a provocare mal di denti è ben visibile e osservabile anche da un occhio non professionista. Fattori predisponenti all'ascesso sono interventi dentali non perfettamente riusciti, alterazioni al sistema immunitario e comportamenti scorretti come alcoolismo e tabagismo.
Come si cura?: come per una grande maggioranza delle patologie che colpiscono il cavo orale, anche per quanto riguarda gli ascessi la cura migliore è la prevenzione. Prevenzione che va fatta con una corretta igiene orale, una corretta alimentazione e con periodici controlli e pulizie dentistiche.
Ciò nonostante, per quanto riguarda gli ascessi, trattandosi di infezioni, nella maggior parte dei casi una cura antibiotica può bastare alla risoluzione del problema, ma non sempre è sufficiente. In alcune circostanze infatti l'infezione è talmente dolorosa o consistente da necessitare di una vera e propria operazione.
Tecniche e metodi di trattamento: nel caso in cui la cura antibiotica non basti il dentista procederà, in aggiunta a questa, con l'incisione dell'ascesso in anestesia locale per drenarne il contenuto e rimuovere così il materiale purulento causa di dolori e fastidi. Pur essendo questa una vera e propria operazione, risulta ugualmente essere una soluzione piuttosto rapida e senza particolari complicanze. Al contrario invece rischia di rivelarsi la cura per l'ascesso periapicale (dovuto a pulpite irreversibile), che per essere sanato richiede un intervento più difficile e delicato, ovvero la devitalizzazione (vedi devitalizzazione).
Dolore e controindicazioni: come già specificato, l'intervento di per sé non è doloroso in quanto praticato in anestesia locale. Fastidiosi piuttosto risultano essere i sintomi iniziali della patologia che provocano forti mal di denti, febbre e possibile ingrossamento dei linfonodi del collo.
Laser utilizzato per il trattamento: l'utilizzo del laser a diodi viene impiegato soprattutto per il trattamento dei tessuti molli della cavità orale poiché consente un taglio preciso e una buona emostasi. Permette inoltre di asportare il tessuto senza bisogno di punti di sutura e, in virtù della sua capacità antalgica, si possono eseguire alcuni tagli senza la necessità di effettuare l’anestesia. Infine caratteristica non meno importante, il trattamento con laser prevede una guarigione più veloce e indolore.
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